venerdì 7 gennaio 2011

Sprechi di energia‏

Un terzo degli apparecchi elettronici oggi in vendita non rispetta le norme europee sugli standby.

Playstation 3 e X-box sono tra gli apparecchi più energivori.
Legambiente: “Attenzione agli acquisti scontati e occhio all’etichetta energetica”.
Il regolamento è già vecchio di un anno, risale al gennaio 2010, ma l’Italia pare non averlo neppure guardato. Difatti, una nuova direttiva dell’Unione Europea impone che gli elettrodomestici immessi sul mercato dovrebbero ridurre i consumi sotto a 1 watt quando sono in standby, cioè spenti ma pronti all’uso, e non più di 2 W se la modalità stand-by serve ad illuminare un display che dia informazioni.
Chiaramente i vecchi prodotti già in commercio possono essere venduti, ma dal 2013, i limiti saranno ulteriormente abbassati, dimezzando le soglie e imponendo lo spegnimento completo prima possibile. Costruire apparecchi con queste norme non costa di più: ci si deve solo pensare in fase di progettazione. Moltissimi italiani, sotto i saldi, compreranno elettrodomestici ormai fuori norma, magari a un prezzo conveniente ma si porteranno in casa un apparecchio vecchio e che farà aumentare la bolletta.

Gli elettrodomestici energivori. Basti pensare a quanti dispositivi, comunissimi nelle nostre case e negli uffici, siano “divoratori di energia” , anche da spenti. Le fotocopiatrici e le stampanti laser, i decoder della TV digitale, i router, per collegarsi in rete e i televisori. Così come i forni, gli impianti stereo, le macchine da caffè, i caricabatterie dei cellulari che, anche senza luci accese, attaccati alla presa continuano a succhiare energia e soldi.
Attenzione, anche e soprattutto, ai videogame: secondo il mensile dei consumatori australiani Choise, Playstation 3 e X-box, sia da spenti che da accesi assorbono quasi la stessa quantità di energia, consumando 5 volte di più di un frigorifero efficiente e circa il triplo rispetto a uno con le peggiori prestazioni. Ragionando in termini puramente economici lasciarli accesi, calcolando un costo di 0,15 euro a kWh, può comportare una spesa di 250 euro l’anno. Tra i televisori, alcuni modelli con grande schermo consumano anche il triplo rispetto a una tv tradizionale, e con lo standby acceso usano in un anno tanta energia quanto tre lavatrici tra le meno efficienti; lasciare il computer acceso 24 ore al giorno può costare 130 euro l’anno, cui vanno aggiunti altri 20 euro se si lasciano accese anche le casse e 43 euro se non si spegne il monitor Lcd. Il set di casse per l’home theatre, poi, consuma in stand by più di 98 kWh all’anno, per circa 15 euro in più in bolletta.

Quanta energia si spreca. Un apparecchio che resta in stand by spreca non poca energia: da una decina di Watt a meno di un Watt a seconda del tipo di apparecchio, del suo livello tecnologico e del tempo in cui l’apparecchio resta in attesa. Il problema è che il tempo di attesa spesso è di gran lunga superiore a quello di utilizzo e arriva a migliaia di ore l’anno. I consumi, e quindi gli sprechi, incidono mediamente per l’11% sul costo della bolletta elettrica di una famiglia e le fanno spendere 50-60 euro ogni anno.
”L’Italia – spiega Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente - non ha fatto nulla per favorire l’adozione della direttiva Ue. Sta quindi ai consumatori fare attenzione, leggere bene le etichette e chiedere informazioni al negoziante di fiducia per non farsi rifilare vecchi apparecchi. Per quelli che abbiamo già in casa invece, bisogna acquistare una bella “ciabatta” dotata di interruttore e ricordarsi di spegnerla. Per i più sofisticati esistono poi prese elettriche intelligenti che staccano completamente la corrente quando l’apparecchio resta in stand by per più di 2 minuti e altri ancor più programmabili e sofisticati”.

Consigli utili. Ma come riconoscere i prodotti a norma? Attenzione all’etichetta energetica, ormai molto diffusa per gran parte dei grandi elettrodomestici di cucina, detti “bianchi”, che comprende anche i consumi da spenti e che ha già spostato gran parte degli acquisti verso la massima classe di risparmio. Discorso completamente opposto per gli elettrodomestici “neri”: stereo, televisori o computer, che non hanno l’indicazione obbligatoria dei consumi complessivi, mentre solo alcune società adottano, volontariamente, standard di efficienza energetica, mentre altri presentano l’informazione sull’assorbimento di potenza, anche in condizione di stand by.

Il sito http://www.viviconstile.org/ offre consigli molti utili e pratici su come risparmiare energia e soldi:
1) Spegnere gli apparecchi dotati di stand by o collegarli a multiprese (”ciabatte”) con l’ interruttore generale.
2) Acquistare solo elettrodomestici dotati di dispositivi per interrompere il collegamento con la rete elettrica, preferendo quelli con un basso consumo in stand by.
3) Accendere e spegnere gli elettrodomestici automaticamente, acquistare spine e interruttori dotati di temporizzatore.
4) Staccare il caricabatterie dopo l’uso: se resta allacciato alla presa di corrente, come già accennato prima, continua a consumare.

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