venerdì 14 gennaio 2011

Berlusconi indagato sul caso Ruby


Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è indagato dal 21 dicembre dalla Procura di Milano per le ipotesi di reato di concussione e di prostituzione minorile, in relazione al caso Ruby.

Oggi al premier è stato notificato dalla procura di Milano un invito a comparire. Invito «corredato dalla dettagliata indicazioni delle fonti di prova» per le ipotesi di reato a lui ascritte». Edmondo Bruti Liberati ha sottolineato che la nota della procura di Milano si è resa necessaria «in relazione a parziali e frammentarie notizie che sono state diffuse, al fine di una puntuale informazione, nel rispetto del principio costituzionale di non colpevolezza».
Oggi è stata notificata un'informazione di garanzia anche a Emilio Fede e a Lele Mora. Per entrambi - ha reso noto un comunicato del procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati - l'accusa è di violazione della Legge Merlin sulla prostituzione e di induzione alla prostituzione minorile. In particolare la procura contesta ai due l'induzione, il favoreggiamento, il reclutamento e lo sfruttamento di più prostitute maggiorenni nel 2010.

La procura di Milano chiederà il giudizio immediato per il premier. La procedura prevede che il giudizio immediato sia chiesto dal pm al Gip: sarà quest'ultimo a valutare se accogliere o meno la richiesta. Non ci sono le condizioni per il processo con rito immediato per gli altri indagati nell'inchiesta, ossia Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. I tre infatti sono stati iscritti nel registro degli indagati nei mesi scorsi, probabilmente a settembre, e dunque sono scaduti i tre mesi di tempo di indagine oltre i quali non si può chiedere il rito immediato.
 
 

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