mercoledì 26 ottobre 2011

Cina: meno intrattenimento e più morale in tv

Cina: meno programmi d'intrattenimento e svago e più programmi che favoriscano lo sviluppo culturale e sociale del paese. E’ quanto stato deciso dalla SARFT (State Administration of Radio, Film and Television), l’organo statale cinese che regolamenta la programmazione televisiva e radiofonica. Le nuove regole, che saranno applicate a 34 canali satellitari cinesi, entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio. Secondo i dati resi noti, al momento i programmi di puro intrattenimento, quali spettacoli musicali e talk show vari ammonterebbero all’incirca al 17,5% del totale dei programmi messi in onda.
Dall’1 gennaio tra le 19.30 e le 22.00, considerata la fascia principale di ascolto durante la giornata, potranno essere programmati un massimo di 9 programmi in totale di intrattenimento, due alla settimana per ogni canale e la durata del programma non potrà in ogni caso superare i 90 minuti. La direttiva, pur non dando una definizione molto dettagliata di cosa si intenda per programma di intrattenimento, mira soprattutto a evitare i programmi dal contenuto moralmente dubbio, con tematiche sessuali o comunque considerate eccessive. Nel mirino anche i reality show. Al loro posto, nelle intenzioni delle autorità cinesi, dovranno essere privilegiati programmi che mirino a costruire la pubblica moralità.
Questa non è la prima volta che la SARFT ha emesso regole di questo tipo. Nel 2004 venne deciso di eliminare dalla programmazione serale tutte le serie televisive che riguardavano omicidi e violenze, mentre nel 2006 vennero vietati i cartoni animati stranieri sempre nella prima serata. (fonte)

Bè, che dire, anche l'Italia promuove la (cul)tura e la moralità in tv ...

Nessun commento: