sabato 31 dicembre 2011

Il Giornale: "La caduta di Berlusconi... è stata la culona"

E per finire il 2011 in "bellezza" ... ecco la prima pagina di oggi de Il Giornale:

immagine via Stop Censura

Dall'articolo di Alessandro Sallusti: "Complotto anti Cav. Il WSJ pubblica una ricostruzione degli ultimi giorni del Cav al governo: la Cancelliera avrebbe chiamato Napolitano "suggerendogli" di cambiare premier..."


Qui l'articolo del WSJ (in inglese)

E' morto Don Luigi Verzè, fondatore del San Raffaele

Don Luigi Verzé e' morto oggi a Milano, all'eta' di 91 anni.
"Don Luigi Maria Verzé, fondatore del San Raffaele, è deceduto questa mattina, 31 dicembre, alle ore 7,30 circa, presso l'Unita' Coronarica dell'Ospedale. Don Luigi era stato ricoverato durante la notte alle ore 2.30 per l'aggravarsi della sua situazione cardiaca", precisa una nota del San Raffaele. (fonte)

Dieci giorni fa si era autosospeso dal cda della Fondazione "per non interferire nell'opera di salvataggio" dell'ospedale, finito in bancarotta e al centro di uno scandalo finanziario. (guarda "La divina provvidenza", by Report)

Proprio oggi  è fissata l’apertura delle buste per l’asta per l’aggiudicazione della struttura sanitaria. Un appuntamento fondamentale per il futuro del polo medico d’eccellenza, per la cui acquisizione si sono mossi i big della sanità italiana. Le offerte dovranno superare di almeno 50 milioni di euro quella presentata lo scorso ottobre dalla cordata della Santa Sede (250 milioni messi sul piatto dalla cordata Ior-Malacalza), su indicazione di Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano.
L’aggravarsi della situazione cardiaca di don Luigi Verzé “era tenuta sotto controllo già da un anno”. Lo ha riferito Paolo Klun, direttore della Comunicazione del San Raffaele, a SkyTg 24, ricordando che il sacerdote “l’anno scorso proprio in questo periodo ebbe un piccolo aggravarsi della situazione clinica, e che probabilmente lo stress acuito in queste ultime settimane ha aggravato la situazione”. Lo scandalo del San Raffaele, ha continuato il portavoce della struttura, e la “conseguente situazione di stress può avere influito su una persona di quell’età e con una situazione di salute non tranquilla”.

venerdì 30 dicembre 2011

Movimento 5 Stelle verso il Parlamento

Per il Movimento 5 Stelle il 2011 è stato l'anno della consacrazione, con il successo alle amministrative (vedi Milano, Bologna, Torino).
La nuova sfida per il Movimento 5 Stelle saranno le prossime elezioni politiche nazionali, con l'obbiettivo di riuscire ad entrare in Parlamento.

Dalle prime liste civiche ad oggi, di strada ne è stata fatta parecchia e piuttosto in fretta: 28 mila voti nel 2008, 390 mila nel 2010, consiglieri più che raddoppiati e oltre 100 mila iscritti nel 2011. Ma alle porte c'è una nuova sfida. Per alcuni un salto nel buio. Per altri la realizzazione di un sogno. Il Movimento 5 Stelle si prepara a passare dalle aule dei consigli comunali e regionali a quelle del Parlamento.

L’ipotesi di una candidatura alle elezioni parlamentari era nell’aria da tempo, ma l’ufficializzazione è arrivata dallo stesso Grillo: "Il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni politiche, che si terranno con tutta probabilità nel 2013, con la votazione diretta dei candidati da parte degli iscritti sul portale”. I sondaggi gli danno ragione. L’istituto Ipsos,  che a fine Dicembre ha analizzato le intenzioni di voto, dà il Movimento 5 Stelle in crescita al 4,4% (alcuni sondaggi lo danno dal 4% al 7%). E non è escluso che la cifra possa salire. I detrattori la chiamano demagogia e antipolitica, ma resta il fatto che gli eletti del Movimento 5 Stelle in questi mesi hanno fatto della discussione in Rete e della partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni in materie come acqua pubblica e costi della politica i loro punti di forza, gettando le radici di un consenso che domani potrebbe tradursi in un trionfo elettorale.

L'entrata in Parlamento: un punto di non ritorno che fa paura agli avversari, ma anche agli stessi protagonisti, attivisti ed eletti. Perché sulla via che conduce a Roma tutto diventa più complicato: bisogna definire le posizioni su diversi temi d’interesse nazionale, chiarire le regole organizzative, il ruolo di Beppe Grillo, l’influenza di Gian Roberto Casaleggio, e soprattutto capire come scegliere le persone giuste per evitare di assomigliare a “quegli altri”, i partiti tradizionali. Una serie di mosse che va fatta senza apparati e solide strutture alle spalle. Insomma, non proprio un gioco da ragazzi.



Per info sul Movimento 5 Stelle: http://www.beppegrillo.it/movimento/

giovedì 15 dicembre 2011

Sceneggiate leghiste... non finiscono mai!

Ieri al Senato. Oggi alla Camera. La Lega Nord non si ferma più, continua a fare "ostruzionismo" a modo suo, mettendo in scena l'ennesima sceneggiata: interventi/urla a raffica nel tentativo di ritardare la richiesta di fiducia sulla manovra da parte del Governo; vengono esposti cartelli con suscritto "No Ici"; fino ad arrivare alla contestazione al Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato costretto ad espellere due deputati leghisti, Fabio Rainieri e Gianluca Buonanno (quello de "La Padania esiste perchè esiste il Grana Padano"!). Il leghista Massimo Pini insulta Fini chiamandolo "cialtrone". Spintoni e scambio di battute "colorite", infine, tra alcuni deputati di Fli e altri della Lega Nord.



Poveri leghisti. Pensano che basti stampare quattro fogli in formato A3 per recuperare un minimo di credibilità: hanno governato l'Italia negli ultimi dieci anni, hanno condotto il Paese sull'orlo del baratro ed ora ipocritamente cercano di rifarsi una "verginità politica". Bè che dire... BUFFONI!


p.s.: Malgrado tutto, i lavori parlamentari sono proseguiti ed il Governo ha posto la fiducia alla manovra. Il voto finale è previsto entro domani sera.

mercoledì 14 dicembre 2011

Sceneggiata leghista in Senato


Oggi, ecco cosa è successo in Senato durante la relazione del Presidente del Consiglio Mario Monti sui risultati del Consiglio europeo. Durante il suo intervento, Monti è stato più volte interrotto: urla, strepiti, insulti ("sei un pagliaccio"), cartelli issati ("basta tasse", "non è una manovra, è una rapina"). Autori della contestazione: il gruppo della Lega Nord, capeggiato da Bricolo e da Calderoli. Alla fine, il Presidente del Senato, Renato Schifani, è stato costretto a sospendere la seduta. Guarda il video.

"E' una sceneggiata mortificante per il Parlamento", ha detto Schifani prima di interrompere la seduta mentre Monti guardava i banchi dell'opposizione in silenzio marmoreo. "E' un pessimo segnale che diamo al Paese".

Oggi la Lega Nord ha dato dimostrazione di quello che è: un partito di gente (maleducata) che vive su un altro pianeta. Ma dov'era la Lega Nord negli ultimi 15 anni, mentre Berlusconi (alleato di governo) uccideva questo Paese? Dov'era la Lega Nord mentre gli accusati di associazione mafiosa rimanevano in Parlamento senza andare in carcere? Dov'era la Lega Nord quando si decidevano le leggi sui capitali scudati, sui processi, sulle intercettazioni, sul falso in bilancio etc etc. Ecco, questa è la Lega Nord: un partito che cerca solo di sfruttare la situazione di crisi attuale per cercare di rimediare qualche voto futuro, in vista delle prossime elezioni politiche del 2013.

martedì 13 dicembre 2011

Tg1, Minzolini bye bye


Augusto Minzolini non è più il direttore del Tg1.
Il Cda della Rai lo ha rimosso dall'incarico, su proposta del direttore generale Lorenza Lei formulata in base a quanto previsto dalla legge n. 97 del marzo 2001 relativa a dipendenti di aziende non solo della pubblica amministrazione ma anche a prevalente partecipazione pubblica, nel momento in cui sullo stesso soggetto pende un giudizio della magistratura penale.
Il Cda della Rai ha disposto a maggioranza il trasferimento di Minzolini ad altro incarico equivalente. Adesso toccherà a Garimberti proporre a Minzolini un nuovo incarico, di peso equivalente a quello da cui è stato rimosso. Con ogni probabilità gli sarà proposta una destinazione all'estero.
Il Cda della Rai ha anche votato a maggioranza il via libera all'interim per Alberto Maccari per la direzione del Tg1 fino al 31 gennaio 2012. (fonte)


Dal blog di Wil, Nonleggerequestoblog!:
...sono stati 33 mesi fantastici, non c'è che dire, e noi vogliamo ricordarlo come si deve: e cioè con una selezione dei suoi migliori servizi e dei suoi migliori editoriali. Dai cani sotto Xanax alle finte assoluzioni, e tanto altro. Prima che ce lo chiediate: sì, il seguente materiale è stato realmente mandato in onda dal più importante telegiornale del servizio pubblico italiano. Davvero. Clicca qui per vedere tutti i video.


Minzolini... bye bye!

lunedì 12 dicembre 2011

L'Italia è un Paese di benestanti?

La grave crisi economica che investe il nostro Paese non preoccupa  l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Qualche giorno fà, infatti, a margine del vertice di Marsiglia, ha dichiarato:
"Non ho mai avuto dubbi. Noi siamo, sommando il debito pubblico alla finanza privata, il secondo Paese più solido d'Europa dopo la Germania e prima di Svezia, Francia e Gran Bretagna". "L'Italia è indebitata ma ha cittadini benestanti. Non dobbiamo quindi essere preoccupati". (video)
Ecco, oggi sul Corriere del Veneto ho letto questa notizia, che vi riporto qui:
un anziano di 77 anni ruba tre bistecche per fame da un supermercato di Piove di Sacco (Padova). L'anziano, al suo terzo tentativo di furto (per disperazione) ha confessato: "La pensione non mi basta per vivere".

Evidentemente quest'uomo (e come lui, purtroppo, molti altri) NON fa parte di quelle "persone benestanti" cui fa riferimento Berlusconi. Sinceramente, contrariamente a quanto afferma l'ex premier, questa situazione di estrema povertà che porta gente disperata (spesso anziani) a compiere anche gesti "illeciti" mi preoccupa e dovrebbe preoccupare anche chi in questo momento governa il Paese.

Vorrei aggiungere un'ultima cosa, su cui tutti noi dovremmo riflettere.
Riguardo la percentuale di poveri in Italia, i dati rilevati dall'Istat relativi all'anno 2011, sono allarmanti: il 18,6% dei nuclei familiari rientrano nell’orbita della povertà; 1 milione e 156 mila famiglie si trovano in condizioni di povertà assoluta, ovvero 3 milioni e 129 milia persone.


Voi che ne pensate? 

venerdì 9 dicembre 2011

Gli Intoccabili: Razzi e la compravendita dei parlamentari

Stralcio della trasmissione "Gli Intoccabili", in onda su La7 e condotta da Gianluigi Nuzzi, in cui viene narrata la fulgida carriera politica di Antonio Razzi, parlamentare ex-Idv poi passato nel gruppo dei Responsabili a seguito della compravendita indetta da Silvio Berlusconi perchè venisse scongiurata la sfiducia al suo Governo il 14 dicembre 2010.

In questo video-documento, una ricostruzione della storia politica di Antonio Razzi, anche attraverso sue eloquenti dichiarazioni rese davanti a un parlamentare (on. Francesco Barbato, Idv) che per molti giorni ha indossato una telecamera nascosta per testimoniare quello che (purtroppo) avviene nel Parlamento italiano:


[qui la seconda parte ; qui la terza parte]

martedì 6 dicembre 2011

Roberto Benigni ospite di Fiorello a #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend


Ieri sera è andata in onda su Rai1 la quarta ed ultima puntata di #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, lo spettacolo dei record condotto da Fiorello. La trasmissione, che ospitava tra gli altri Roberto Benigni e Jovanotti, è stato visto da 13 milioni 401 mila spettatori con oltre il 50% di share. Il picco degli ascolti per numero di spettatori è stato di 16 milioni e 60 mila alle 23.10, quando Roberto Benigni ha iniziato a intonare il "Inno del corpo sciolto" (video); mentre per quanto riguarda lo share il picco si è registrato alle 23.17, quando stava per terminare l'intervento sul palco del comico toscano (Premio Oscar) con il 61.55%.

La performance di Benigni - Negli sketch di Benigni, Silvio Berlusconi ritorna sempre: «Monti da Vespa dopo di me? Il suo destino è venire sempre dopo un comico». In questi 18 anni? «Ci siamo divertiti». Tra Monti e Berlusconi che differenza c'è? «Quando Monti dice ce la faremo, sappiamo che si riferisce all'Italia. Monti è ricco di suo, Berlusconi è ricco di nostro». Ed ecco una stoccata a Bossi: «Quando uno ha una sola idea, la ripete tutta la vita. E quell'altro leghista che ha detto che la Padania esiste perché c'è il Grana padano? Sarebbe come dire che esiste la Spagna per il pan di Spagna». Ma Silvio è sempre al centro dei pensieri del comico toscano: «Non parla più nessuno del nostro Berlusconi. Silvio, ti voglio bene. Io ti sarò sempre fedele, nei secoli, come i carabinieri. Io e i carabinieri ti saremo sempre vicini». E ancora: «Quando Silvio aveva da fare tutto il giorno in Parlamento, aveva tante donne e io mi dicevo "Come fa?". Ora che è libero tutto il giorno... Silvio ti fa male, ci si può morire». E ancora la vita del politico di Arcore diventa una favola, un «C'era una volta un Cavaliere con tanti cavalli e stalle e stallieri e tanti castelli e tante principesse, tutte sul pisello». Poi Benigni regala una chicca dei suoi anni 70, l'alquanto liberatorio «Inno del corpo sciolto». Quindi il premio Oscar conclude la sua performance, facendosi serio, con due citazioni, la prima di Sandro Pertini e l'altra di Andrea Pazienza: «I giovani non hanno bisogno di sermoni, ma di esempi», saluta anche lo scomparso Paz, il grandissimo fumettista Andrea Pazienza e lo cita: «Non bisogna mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa». Applausi.

Passaparola - L'inganno della crescita - Luca Mercalli


Passaparola di Luca Mercalli:
Quando vediamo la pubblicità inneggiare a modelli di vita dove il successo si misura con quanti cavalli ha nel motore, quanto è più grande la sua automobile, quante stanze hai nella tua casa, quante case ha in più, quanti viaggi esotici riesce a fare, è un continuo stimolare la mente su oggetti e proposte di una vita al di fuori dei limiti, è proprio la pubblicità che ci dice "Trasgredisci i limiti". Non ci sono limiti nel mondo, più compri e quindi più soldi devi avere e più potrai trasgredire questi limiti e avere una vita di successo, ma questa è una trappola mortale, non è possibile trasgredire i limiti fisici della termodinamica ambientale, delle risorse di cui disponiamo. Ogni popolazione sulla Terra ha i suoi limiti, l'uomo ha l'intelligenza, ma l'intelligenza serve per essere consapevole dei limiti, non soltanto per tentare di superarli, il superamento dei limiti è possibile in alcuni casi e per limitati brevi periodi, non è possibile all'infinito. [...]

Fonte

sabato 3 dicembre 2011

Censis: in crescita l'utenza web in Italia

In Italia: oltre il 50% degli italiani naviga quotidianamente in Internet, un dato che sale al 90% tra i giovani.

I numeri: in dettaglio, gli italiani che usano Internet sono pari al 53,1% (+6,1% rispetto al 2009). Il dato complessivo si fraziona tra l'87,4% dei giovani e il 15,1% degli anziani (65-80 anni), tra il 72,2% delle persone più istruite e il 37,7% di quelle meno scolarizzate. Tutti i dati inoltre confermano l'affermazione progressiva di percorsi individuali di fruizione dei contenuti e di acquisizione delle informazioni da parte dei singoli (anche se la tv continua a farla da padrona soprattutto tra gli anziani e i meno istruiti).

Tuttavia l'Italia continua a rimanere indietro rispetto a molti Paesi dell'Unione Europea, sia per quel che riguarda la diffusione dell'accesso a Internet, sia per la qualità della connessione. In entrambi i casi il nostro Paese si colloca al ventunesimo posto: per quanto riguarda l'accesso a Internet da casa, tra le famiglie che hanno almeno un componente tra i 16 e i 64 anni si raggiunge il 59% (rispetto alla media europea del 70%). L'accesso mediante banda larga registra invece un tasso di penetrazione del 49% rispetto alla media europea del 61%.

Nel mondo dell'informazione la centralità dei telegiornali è ancora fuori discussione, visto che l'80,9% degli italiani li utilizza come fonte principale. Tra i giovani, però, il dato scende al 69,2%, avvicinandosi molto al 65,7% riferito ai motori di ricerca su Internet e al 61,5% di Facebook. Per la popolazione complessiva, al secondo posto si collocano i giornali radio (56,4%), poi la carta stampata con i quotidiani (47,7%, rispetto al 2007 in calo del 19,2%) e i periodici (46,5%). Dopo ci sono il televideo (45%), i motori di ricerca come Google (41,4%), i siti web d'informazione (29,5%), Facebook (26,8%), i quotidiani on line (21,8%). Nel caso delle tv all news (16,3% complessivamente) risultano discriminanti l'età (il dato sale al 20,1% tra gli adulti) e il titolo di studio (il 21,7% tra i diplomati e laureati).

(capitolo "Comunicazione e Media") (qui).

Per ulteriori informazioni: http://www.censis.it

venerdì 2 dicembre 2011

Legge elettorale "Porcellum", ok al referendum

Legge elettorale "Porcellum", dalla Cassazione l'OK al referendum.

Il 30 settembre scorso il comitato referendario consegnò in Cassazione 200 scatoloni contenenti 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l'abrogazione dell'attuale legge elettorale.

La fine del "Porcellum" si avvicina. Oggi, infatti, c'è stato il via libera della Cassazione al referendum sulla legge elettorale che verosimilmente, se verrà raggiunto il quorum, consentirà di abolire il sistema elettorale ideato da Roberto Calderoli che delega ai partiti la scelta dei deputati da eleggere. L'ufficio della Suprema Corte ha infatti giudicato valide le 534.334 firme presentate a supporto del primo quesito e le 531.081 firme che corredavano il secondo. Sulla legittimità dei quesiti sulla legge elettorale dovrà ora esprimersi, a gennaio, la Corte Costituzionale.

L'iniziativa referendaria per abolire il cosiddetto "Porcellum" è del comitato Firmovotoscelgo: "In un momento drammatico come questo, con il Governo italiano commissariato dall'Europa, il Paese ha più che mai bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo, capace di prendere decisioni impegnative ma condivise da tutti. Affidando la nomina dei parlamentari a pochi capipartito, il Porcellum li ha separati dai cittadini, facendoli apparire come una Casta di privilegiati. Vogliamo impedire che la "legge porcata" sporchi anche il prossimo Parlamento: lo dicono in troppi da 6 anni, ma il Porcellum è ancora lì".