lunedì 3 luglio 2017

Cina, la città foresta contro l'inquinamento


Per la prima volta in Cina e nel mondo, un insediamento urbano di nuova generazione. A Liuzhou sorgerà infatti una "città foresta", che unirà alla sfida dell’autosufficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili la sfida dell’incremento della biodiversità e quella – cruciale per la Cina contemporanea - di ridurre l’inquinamento dell’aria nelle grandi città, grazie alla moltiplicazione delle superfici vegetali e biologiche urbane.
Nella Città Foresta, commissionata dal Liuzhou Municipality Urban Planning al Master Plan di Stefano Boeri Architetti, ci saranno uffici, case, alberghi, ospedali, scuole, interamente ricoperti di alberi e piante. Una volta ultimata, la nuova città di 30.000 abitanti sarà in grado ogni anno di assorbire circa 10.000 tonnellate di CO2 e 57 tonnellate di polveri sottili e di produrre circa 900 tonnellate di ossigeno.
Liuzhou Forest City sarà costruita a nord di Liuzhou, nella provincia meridionale e montuosa dello Guangxi, in un’area di circa 175 ettari lungo il fiume Liujiang. La nuova città verde, che sarà totalmente cablata, sarà collegata alla città di Liuzhou da una linea ferroviaria veloce, utilizzata da automobili a motore elettrico e sarà destinata ad ospitare zone residenziali, spazi commerciali e ricettivi, oltre a due scuole e un ospedale.
Liuzhou Forest City disporrà di tutte le caratteristiche di un insediamento urbano pienamente autosufficiente dal punto di vista energetico, a partire dalla geotermia per il condizionamento degli interni e dall’uso diffuso dei pannelli solari sui tetti per la captazione delle energie rinnovabili.
Ma la grande novità del progetto di Stefano Boeri Architetti è la presenza di piante e alberi su tutti gli edifici, di qualunque dimensione e destinazione siano. Nel complesso Liuzhou Forest City ospiterà 40.000 alberi e circa 1 milione di piante di più di 100 specie, spazi vitali per gli uccelli, gli insetti e i piccoli animali che abitano il territorio di Liuzhou. 
Liuzhou Forest City verrà realizzata in tempi brevissimi, entro il 2020.


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giovedì 16 febbraio 2017

Legge contro le fake news sul web. Censura?


Ieri al Senato è stato presentato il ddl sulle "Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica", una proposta di legge contro la diffusione delle "bufale" sul web, le cosiddette fake news.
Il testo (bozza), a firma Adele Gambaro (ex M5S, ora Ala-Sc) insieme ad altri parlamentari, prevede come sanzioni per i trasgressori delle nuove regole, ammende pecuniarie fino addirittura alla reclusione in carcere.
Nel mirino, naturalmente, ci sono blog e forum, mentre, guarda caso, sono escluse le testate giornalistiche, proprio coloro che, sempre più spesso, propongono un #GiornalismoKiller.

Un testo che arriva dopo le dichiarazioni del presidente dell’Antitrust Pitruzzella, che poco tempo fa aveva proposto una rete di organismi nazionali indipendenti ma coordinata da Bruxelles per identificare e sanzionare chi diffondesse fake news. Parole che che avevano fatto insorgere Beppe Grillo, che aveva parlato di una "nuova inquisizione". E contro la diffusione di notizie false sul web era intervenuta anche Laura Boldrini, che ha pure invitato le persone a firmare il suo appello su bastabufale.it contro le false informazioni. 

Ritengo che le fake news non si combattono con la censura del web, ma promuovendo maggiormente la cultura digitale e grazie ad una più corretta informazione, innanzitutto da parte dei mass-media mainstream.

Insomma, si tratta dell'ennesimo grave e pericoloso tentativo da parte del Sistema d'imbavagliare la libertà d'espressione e d'informazione sul web
Censura?! Non permettiamoglielo!


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sabato 4 febbraio 2017

Virginia Raggi intervistata da Mentana a #BersaglioMobile

Virginia Raggi, sindaca di Roma, ieri sera è stata ospite di Enrico Mentana a BersaglioMobile. Di seguito il video integrale dell'interessante intervista:
 


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lunedì 30 gennaio 2017

L'attacco all'informazione libera sul web: il caso del blog Byoblu di Claudio Messora

Quanto accaduto recentemente a Claudio Messora, blogger di Byoblu, è un vero e proprio attacco all'informazione libera sul web. Ecco il suo appello:




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giovedì 26 gennaio 2017

Consulta: Italicum incostituzionale


La Corte Costituzionale ha dichiarato l’Italicum incostituzionale: abolito il ballottaggio, mentre resta il premio di maggioranza per la forza politica che raggiunge il 40% al primo turno; bocciate, ma solo parzialmente, le pluricandidature. “All’esito della sentenza, la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione“, sottolinea il comunicato della Consulta.

Il dato di fondo è che i due sistemi, quello per le elezioni della Camera e quello del Senato, restano dissimili, ma lasciano un assetto funzionante, ha dichiarato la Corte Costituzionale.
Tecnicamente, quindi, in caso di voto anticipato, la legge c'è per entrambe le Camere. Ora la palla passa alla politica: la Corte ha fatto la sua parte.

Al voto subito. E' la richiesta che viene dal MoVimento 5 Stelle, LN e parte del PD dopo la sentenza di ieri della Consulta sull'Italicum. Mentre FI chiede di procedere prima ad armonizzare i sistemi di voto di Camera e Senato, come richiesto anche dal PdR Sergio Mattarella.


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martedì 17 gennaio 2017

Udo Ulfkotte, autore di "Giornalisti Comprati", è morto


Udo Ulfkotte, giornalista tedesco ed ex direttore del Frankfurter Allgemeine Zeitung, è stato l'autore del libro "Giornalisti Comprati", tramite il quale denunciò lo strapotere segreto ed illecito della CIA su tutta l'informazione occidentale. Lo scorso 13 gennaio è morto a 56 anni di attacco cardiaco.

Ecco una breve analisi e l'intervista (tradotta in italiano) che Ulfkotte diede nel 2014 per denunciare l'insostenibile situazione del giornalismo occidentale.


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mercoledì 11 gennaio 2017

MPS, De Benedetti tra i debitori insolventi


da Il Sole24Ore

"Nella lista dei grandi debitori insolventi, che hanno affossato MPS portandola a cumulare 47 miliardi di prestiti malati, ci sono nomi eccellenti. Dai grandi imprenditori, agli immobiliaristi, al sistema delle coop rosse fino alla giungla delle partecipate pubbliche della Toscana. Il parterre è ecumenico sul piano politico; sinistra e destra pari sono. Del resto per una banca guidata per decenni da una Fondazione espressione della politica era quasi naturale l’arma del credito come strumento di consenso e di scambio.

Tra i protagonisti di spicco più emblematici, come ha ricostruito Il Sole24Ore, figura sicuramente la famiglia De Benedetti e la sua Sorgenia. Emblematica per dimensioni e per quel ruolo innaturale che ha svolto MPS. La Sorgenia si è indebitata per 1,8 miliardi con il sistema bancario. La sola MPS, chissà come, si è caricata di ben un terzo di quel fardello. 600 milioni erano appannaggio del solo istituto senese che ha fatto lo sforzo più ingente rispetto al pool di 15 istituti che avevano finanziato la società elettrica finita a gambe all’aria. I De Benedetti capita l’antifona della crisi irreversibile non si sono resi disponibili a ricapitalizzare come da richiesta delle banche. Alla fine il "pacco" Sorgenia è finito tutto in mano alle banche che hanno convertito l'esposizione creditizia in azioni. E MPS si ritrova ora azionista della Nuova Sorgenia con il 17% del capitale. Per rientrare dal credito prima o poi, occorrerà risanare la società e venderla. Oggi Sorgenia è tra gli incagli di MPS.

Ma MPS da anni si porta dietro (insieme ad altre banche) anche [...]

lunedì 9 gennaio 2017

M5S Europa, Grillo dice addio a Farage [aggiornato]


Il MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo lascerà il gruppo Efdd ed entrerà a far parte di Alde, l’Alliance of Liberals and Democrats of Europe.
Si è conclusa alle 12 di oggi, infatti, la votazione online indetta ieri mattina da Beppe Grillo sul suo blog per scegliere il futuro del M5S in Europa.

Una consultazione proposta da Grillo un pò a sorpresa, creando qualche perplessità e malumore perfino tra alcuni eletti 5Stelle, e che alla fine ha coinvolto 40.654 iscritti (comunque più votanti rispetto alla consultazione svoltosi nel 2014, dopo le elezioni europee). Il 78,5% dei votanti, pari a 31.914 persone, ha votato per il passaggio nel gruppo politico Alde, mentre in 6.444 hanno votato per la permanenza nell'Efdd e 2.296 per confluire nei "non iscritti".

Dopo l'esito della votazione Grillo ha dato l'addio a Nigel Farage, ed insieme a Davide Casaleggio incontrerà nel pomeriggio di oggi a Bruxelles i 17 eurodeputati del MoVimento 5 Stelle.

E adesso cosa succederà? Ritengo sia troppo presto per valutare se la scelta di Beppe Grillo e della maggioranza degli iscritti risulterà positiva oppure no per il futuro del M5S in Europa, e non solo. Vedremo.

UPDATE: Guy Verhofstadt ha dichiarato di aver scelto di respingere l'ingresso degli eurodeputati 5Stelle nel gruppo Alde all'Europarlamento. La reazione del M5S sul blog di Grillo: "L'Establishment europeo è contro di noi."

UPDATE 2: il M5S continuerà l'esperienza all'Europarlamento nel gruppo EFDD. Questa la decisione comunicata da Nigel Farage, leader dell'Ukip, dopo la riunione odierna con gli eurodeputati 5Stelle e una telefonata con Grillo.


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giovedì 5 gennaio 2017

Grillo attacca l'informazione mainstream


In questi giorni si è tornati a (s)parlare molto di informazione, specie di quella su internet; delle presunte "bufale" e "fake-news" diffuse sul web, e della volontà di controllare e limitare l'informazione libera e alternativa a quella ufficiale dei media mainstream, con la pretesa di stabilire quale sia la 'vera' verità.

Beppe Grillo si è schierato a difesa della libertà d'espressione sul web ed ha attaccato duramente tv e giornali, ritenuti i fabbricatori di notizie false nel Paese. Grillo ha proposto, provocatoriamente, l'istituzione di una 'giuria popolare' a cui far giudicare la correttezza dell’informazione fornita da giornali e tv. Subito ci sono state le solite reazioni da parte dei principali mass-media, della politica e dei giornalisti. In particolare Enrico Mentana, giornalista e direttore del TgLa7, è stato molto critico nei confronti delle dichiarazioni di Grillo, arrivando addirittura a minacciare possibili azioni legali. Successivamente il MoVimento 5 Stelle ha voluto precisare la propria posizione in merito alla vicenda ed ha così chiarito il malinteso con Mentana.

Ritengo comunque che Beppe Grillo e il M5S abbiano fatto bene a criticare il sistema mediatico mainstream nel suo complesso, considerando il fatto che nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa l'Italia risulta 'Paese semi-libero', collocandosi agli ultimi posti.
Certamente però è sbagliato condannare a prescindere tutti i mass-media mainstream, ma è pur vero che evidentemente esiste un problema che andrebbe affrontato seriamente, a beneficio di tutta l'informazione.


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