Beppe Grillo, intervistato da El Pais, parla del MoVimento 5 Stelle.
Di seguito i passaggi, secondo me, più interessanti:
"Fino a pochi anni fa, Beppe Grillo era un comico e si occupava dei problemi principali dell'Italia. "Gli spettatori - spiega - fuori dai miei spettacoli mi dicevano, beh, ora cosa facciamo?". Da questa domanda è nato un movimento politico, con all'interno del programma due punti principali: il reddito di cittadinanza e l'uscita dall'euro.
Grazie a una serie di liste civiche il M5S è entrato in Comuni, Regioni, in Parlamento e, nel 2014, anche in Europa nel Parlamento europeo.
Tutto è partito nel 2005 e oggi il M5S è la seconda forza politica in Italia, e dispone attualmente di sindaci, europarlamentari, parlamentari nazionali e migliaia tra consiglieri comunali e regionali.
Il M5S è noto per il dimezzamento dello stipendio da parte degli eletti nelle varie istituzioni e per aver rinunciato a 42 milioni di finanziamenti pubblici. Beppe Grillo è noto anche per il rifiuto a compromessi con altri partiti.
[...] La nostra rivoluzione è di essere onesti nel bel mezzo di un sistema corrotto. Abbiamo fatto dell'onestà la nostra bandiera. L'Italia sta molto male, e non si rendono conto che senza di noi ci sarebbero forze di estrema destra, come succede in tutta Europa. Siamo noi che manteniamo la democrazia. Se cadiamo noi, questo Paese rischia".
Beppe Grillo, faccia a faccia, è una persona molto diversa dalla sua immagine mediatica. Egli si assume una parte di responsabilità per i risultati delle elezioni europee - "forse alcuni si sono spaventati al grido 'tutti a casa', o della minaccia che avremmo fatto un processo online ai politici per la restituzione del denaro rubato" - ma accusa i media italiani di "disonestà intellettuale" al servizio dei grandi interessi politici e commerciali.
I suoi attacchi alla 'casta' hanno ostacolato le sue presenze nelle televisioni, così ha deciso di rinunciare alla tv e ha utilizzato la Rete per far crescere il proprio MoVimento, in particolare, il suo Blog, il più visitato d'Italia.
"Ma - riconosce - forse mi sbagliavo. Internet non è sufficiente; siamo il Paese con più anziani al mondo, ed è molto difficile convincere un uomo anziano a cambiare idea. Le persone di una certa età non fanno la rivoluzione, guardano in televisione quale candidato piace di più e lo votano".
Grillo ha anche incontrato alcune incomprensioni interne; alcuni deputati e senatori sono stati espulsi dal gruppo o lo hanno lasciato spontaneamente. Secondo Grillo, il motivo è chiaro: "Abbiamo intrapreso questo progetto facendo entrare anche persone che non conoscevamo e che si sono rivelate deboli e si sono lasciate schiacciare dal sistema. Ora siamo più forti".
Sulla possibilità che una parte del suo elettorato abbia capito il suo rifiuto fermo al compromesso, Grillo si è mostrato ancora più sicuro: "Preferisco essere accusato di essere puro e duro piuttosto che uno che fa accordi segreti con partiti pieni di corruzione".
Grillo assicura comunque che la sua proposta di lasciare l'euro non è un'utopia: "Utopia sarebbe rimanere nell'euro, abbiamo perso la nostra sovranità monetaria e dobbiamo recuperarla, e dobbiamo garantire un reddito minimo di cittadinanza. Qui stanno facendo politiche per abolire tutti diritti, e per consentire alle multinazionali di comprare il Paese. Ci vorranno generazioni prima che si capisca quello che sta accadendo ora". E, nonostante tutto, il leader del M5S avverte che la cosa più importante in Italia e più rivoluzionaria è l'onestà: "La corruzione è istituzionalizzata. I nuovi mafiosi sono già all'interno del sistema a fare le leggi. E la cosa peggiore è che l'Italia è stata costruita in modo tale che se sei una brava persona vieni espulso dal sistema. E' difficile andare avanti da onesti. Ecco la mia rabbia. Si tratta di una rabbia condivisa con milioni di persone. Quindi non ho alcun dubbio che prima o poi vinceremo".
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1 commento:
Grazie bla78 per la segnalazione.
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