lunedì 24 marzo 2014

La NSA infetta milioni di computer con malware per attività di spionaggio

 
La NSA (National Security Agency), l’agenzia d'intelligence degli Stati Uniti, ha utilizzato dei software dannosi, dei malware, con cui ha effettuato attività di "spionaggio".
Secondo i nuovi report presentati da Edward Snowden (ex tecnico della CIA ed ex collaboratore in un'azienda di tecnologia informatica consulente della NSA) e pubblicati recentemente sul sito Intercept, rivista online dall’ex giornalista del Guardian Glenn Greenwald, la NSA ha installato in milioni di computer dei malware con lo scopo di rubare i dati provenienti dalle reti telefoniche e dalla rete Internet all’estero.
Secondo tali documenti, il software era originariamente destinato solo a qualche centinaio di obiettivi, mentre poi è stato esteso su larga scala.
In certi casi, la NSA ha usato addirittura Facebook, il noto social network, come esca per infettare i computer e riuscire così ad infiltrarsi per rubare i file. In soli otto secondi, infatti, come spiegano i documenti, il virus poteva installarsi registrando le conversazioni attraverso il microfono stesso del pc o rubando immagini dalla webcam.
La raccolta automatica dei dati, passando attraverso un sistema chiamato "Turbina", veniva eseguita presso la sede della NSA nel Maryland (Stati Uniti), ma anche nel Regno Unito e in Giappone. La GCHQ, l'agenzia di controllo inglese, sembra, infatti, aver svolto un ruolo molto importante in questa operazione. Questo sistema era stato ideato nel 2004, ma il suo utilizzo sembra essere iniziato solo nel 2010.
Un responsabie della NSA, intervistato dall’agenzia AFP, ha precisato che queste operazioni erano condotte "esclusivamente come contro spionaggio e spionaggio all’estero per missioni nazionali o ministeriali, niente di più".
Il candidato scelto da Barack Obama per dirigere la NSA, Michael Rogers, ha però spiegato di volere più trasparenza nelle azioni dell’agenzia americana.
 
Questo è il primo documento pubblicato da Glenn Greenwald da quando lavora nel gruppo mediatico First Look Media, lanciato dal fondatore di eBay, Pierre Omidyar.

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