Italicum, il Governo Renzi ha deciso di porre la questione di fiducia, sfidando di fatto il Parlamento. Una decisione che ha fatto insorgere e protestare duramente tutte le opposizioni, M5S, Sel e FI.
Renzi ha replicato che l'esecutivo si prenderà la responsabilità e che se la maggioranza del Parlamento sarà contraria a questa riforma elettorale, potrà decidere di mandarlo a casa votando contro.
Ma al di là delle dichiarazioni dei vari politici, vorrei soffermarmi sulla gravità nell'aver posto la questione di fiducia su una riforma elettorale. Ci sono due precedenti nella storia italiana: la "legge truffa" e la "legge Acerbo" del 1923, quella legge elettorale voluta da Benito Mussolini che garantì, dopo le elezioni del 1924, al Partito Nazionale Fascista di avere una solida maggioranza parlamentare, spalancando le porte alla dittatura del fascismo.
Siamo di fronte alla fine della democrazia e agli albori della nuova dittatura del "renzismo"?
In ogni caso, per scongiurare questo rischio, la maggioranza del Parlamento, le opposizioni e parte di quel pd che non vorrà esser complice di questo fattaccio, dovrà assumersi la responsabilità di votare contro mandando a casa questo aspirante dittatoriello.
Nel frattempo mi auguro che il Presidente della Repubblica Mattarella intervenga al più presto, e, nel malaugurato caso l'Italicum dovesse comunque passare al voto di fiducia, si rifiuti di firmarla. Mattarella, proprio lui che da giudice della Consulta bocciò il "Porcellum" perchè incostituzionale.
Si faccia qualcosa, qualunque cosa, prima che sia troppo tardi.
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