Entro il 2020 il 35 per cento dei posti di lavoro nei paesi dell’Unione Europea richiederà una laurea.
Ma oggi in Europa solo il 26 per cento dei lavoratori è laureato. Negli Stati Uniti è il 41, in Giappone il 44, in Canada il 50.
E in Italia ? Il 15, siamo terzultimi, peggio di noi solo Romania e Malta.
Combinando investimenti pubblici e privati, i paesi europei spendono in media per l’Università l’equivalente del 1,3 per cento del loro PIL. I due estremi sono la Danimarca, in testa, con il 2,7 per cento e la Slovacchia, con l’ 1,06. Gli Stati Uniti spendono il 2,7 per cento. E l’Italia ? Facciamo poco meglio della Slovacchia, con appena l’1,08 per cento del prodotto interno lordo investito per l’Università.
Forse, più che il declassamento di Standard & Poor’s, sono questi i numeri che dovrebbero farci paura.
Fonte: rivista Internazionale
Ma oggi in Europa solo il 26 per cento dei lavoratori è laureato. Negli Stati Uniti è il 41, in Giappone il 44, in Canada il 50.
E in Italia ? Il 15, siamo terzultimi, peggio di noi solo Romania e Malta.
Combinando investimenti pubblici e privati, i paesi europei spendono in media per l’Università l’equivalente del 1,3 per cento del loro PIL. I due estremi sono la Danimarca, in testa, con il 2,7 per cento e la Slovacchia, con l’ 1,06. Gli Stati Uniti spendono il 2,7 per cento. E l’Italia ? Facciamo poco meglio della Slovacchia, con appena l’1,08 per cento del prodotto interno lordo investito per l’Università.
Forse, più che il declassamento di Standard & Poor’s, sono questi i numeri che dovrebbero farci paura.
Fonte: rivista Internazionale
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