giovedì 5 gennaio 2017

Grillo attacca l'informazione mainstream


In questi giorni si è tornati a (s)parlare molto di informazione, specie di quella su internet; delle presunte "bufale" e "fake-news" diffuse sul web, e della volontà di controllare e limitare l'informazione libera e alternativa a quella ufficiale dei media mainstream, con la pretesa di stabilire quale sia la 'vera' verità.

Beppe Grillo si è schierato a difesa della libertà d'espressione sul web ed ha attaccato duramente tv e giornali, ritenuti i fabbricatori di notizie false nel Paese. Grillo ha proposto, provocatoriamente, l'istituzione di una 'giuria popolare' a cui far giudicare la correttezza dell’informazione fornita da giornali e tv. Subito ci sono state le solite reazioni da parte dei principali mass-media, della politica e dei giornalisti. In particolare Enrico Mentana, giornalista e direttore del TgLa7, è stato molto critico nei confronti delle dichiarazioni di Grillo, arrivando addirittura a minacciare possibili azioni legali. Successivamente il MoVimento 5 Stelle ha voluto precisare la propria posizione in merito alla vicenda ed ha così chiarito il malinteso con Mentana.

Ritengo comunque che Beppe Grillo e il M5S abbiano fatto bene a criticare il sistema mediatico mainstream nel suo complesso, considerando il fatto che nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa l'Italia risulta 'Paese semi-libero', collocandosi agli ultimi posti.
Certamente però è sbagliato condannare a prescindere tutti i mass-media mainstream, ma è pur vero che evidentemente esiste un problema che andrebbe affrontato seriamente, a beneficio di tutta l'informazione.


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