La priorità del Partito Democratico? Una legge anti-movimenti. Tutto vero.
E' stato infatti presentato un disegno di legge al Senato, a firma di Anna Finocchiaro e Luigi Zanda (attuale capogruppo), che prevede la piena attuazione dell'articolo 49 della Costituzione e che, di fatto, impedirebbe a tutte le associazioni e movimenti politici senza "personalità giuridica" e senza uno "statuto" pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l'accesso al finanziamento pubblico e la partecipazione alle competizioni elettorali.
Il ddl, se approvato in legge, come è facile immaginare, potrebbe avere conseguenze importanti sull'attuale sistema politico italiano. In particolare il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo, la vera sorpresa alle ultime elezioni politiche (25% con oltre 8 milioni di voti), e attuale terza forza politica del Paese, sarebbe tra le prime "vittime" di tale proposta del Pd.
La notizia è stata ripresa dalle maggiori testate online ed in poche ore ha fatto il giro del web. Ed è subito polemica tra simpatizzanti ed esponenti del M5S e del Pd.
Nel frattempo, sul blog di Beppe Grillo, è stato pubblicato questo post:
"Il MoVimento 5 Stelle non è un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti MoVimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni. I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà."
Voi cosa ne pensate?
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