sabato 14 gennaio 2012

S&P declassa l'Italia e mezza Europa... e chi se ne frega!

Standard & Poor's ha declassato l'Europa. La Francia ha perso la tripla A e analogo declassamento è arrivato per l'Austria. Ancora più severo è stato il taglio che ha colpito l'Italia, Spagna e Portogallo che sono scese di due gradini, Roma e Madrid alla tripla B+, Lisbona alla doppia B.

Ma chi ci sta dietro alle agenzie di rating mondiali? 
Di seguito alcuni dati interessanti:

Standard & Poor's (americana): nell'azionariato compaiono in evidenza, oltre all'azionista di controllo McGraw-Hill (colosso americano dell’editoria e dell’informazione), Capital World Investors (12,45%), State Street (4,39%), BlackRock (3,89%), Fidelity Investments, Vanguard Group (4,22%), Oppenheimer Funds (3,84%), T. Rowe (3,36%), JANA Partners (2,95%), Ontario Teachers’ Pension Plan Board (2,27%).

Moody's (americana): la società è controllata da grandi investitori finanziari e colossi dell’asset management. In testa a tutti, con il 12,42%, c’è Berkshire Hathaway di proprietà di Warren Buffett, uno dei più ascoltati e controversi investitori americani (era il terzo uomo più ricco del mondo, con un patrimonio stimato di 47 miliardi di dollari, ma nel 2008, grazie al balzo in borsa di Berkshire Hathaway e a una serie di investimenti azzeccati, è saltato addirittura al primo posto, superando Bill Gates). Dopo Buffett tra gli azionisti di Moody’s ci sono ancora: Capital World Investors (12,33%), ValueAct Capital (6,06%), T. Rowe (5,92%), Vanguard Group (3,35%), State Street (3,35%), BlackRock (3,27%), TIAA-Cref (1,81%).

Fitch Ratings (francese/americana): questa società di rating appartiene al 100% a Fitch Group, che a sua volta appartiene al 60% a Fimalac e al 40% alla Hearts Corporation. Fimalac è una società holding francese fondata nel 1991 e diretta da Marc Ladreit de Lacharrière (per gli amanti della teoria del complotto questo anziano imprenditore francese di 71 anni risulta essere presidente della sezione francese della Bilderberg).

Tutte queste tre agenzie di rating fanno, in modo evidente, gli interessi del governo degli Stati Uniti e della Fed. E allora perchè dobbiamo continuare a dipendere dai loro giudizi (non imparziali), che sono chiaramente contro i nostri interessi economico/finanziari europei? Fino a che punto possiamo definire "indipendenti" queste Agenzie?
E' giunta l'ora di fregarcene di come questi "potenti signori" giudicano l'Europa e gli Stati che la compongono, perchè è chiaro ormai a tutti che i loro giudizi sono dettati unicamente dai loro "sporchi" fini speculativi.

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