sabato 12 novembre 2011

Legge di Stabilità

Mentre la pressione dei mercati sul debito pubblico italiano continua a salire e l'Unione Europea insiste perché l'Italia vari le riforme strutturali necessarie a rilanciare la crescita economica, i senatori prenotano 150 milioni di fondi pubblici da spendere nei loro collegi elettorali.

Un emendamento alla legge di Stabilità firmato dal relatore, il leghista Massimo Garavaglia, stanzia 100 milioni nel 2012 e altri 50 milioni nel 2013 per rifinanziare la cosiddetta legge 'mancia', il provvedimento che destina micro finanziamenti a pioggia.
L'emendamento parla eufemisticamente di "interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali", ma la verità è che le somme serviranno ai parlamentari per esigenze di consenso politico e elettorale.

Di solito, infatti, la legge riconosce finanziamenti da poche migliaia di euro ad associazioni culturali e sociali, parrocchie, oratori e società sportive sostenute dai politici.

Qualora l'emendamento fosse approvato, sarà un decreto del ministero dell'Economia a ripartire le risorse. Ma spetterà alle commissioni parlamentari competenti individuare i beneficiari "con apposito atto di indirizzo", come recita l'emendamento.

Lo stesso emendamento riconosce 70 milioni ai policlinici gestiti da Università non statali.


(ringrazio Stateve Aqquorti per la segnalazione)


Ultim'ora: La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge di Stabilità, aprendo la strada alle imminenti dimissioni di Silvio Berlusconi e al tentativo di formare un nuovo governo sotto la presidenza di Mario Monti.
I voti a favore sono stati 380, i contrari 26 e gli astenuti 2. Fra le opposizioni, il Pd non ha votato, l'Idv ha votato contro, l'Udc e Fli a favore.
La legge di Stabilità, l'ultimo atto del quarto governo Berlusconi, contiene le prime misure promesse dall'Italia all'Europa per rilanciare la crescita economica e ripristinare la fiducia dei mercati sul debito pubblico italiano.

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