Secondo l'Onu, la popolazione mondiale raggiungerà quota 7 miliardi il prossimo 31 ottobre (quella italiana, la conosceremo a marzo 2012, con i primi dati del censimento).
A questo ritmo nel 2050 saremo 9 miliardi, con buona pace di Malthus che già nell'800 lamentava i danni della sovrappopolazione. Il tasso di fertilità da allora non è mai sceso: se per passare da un miliardo a due sono serviti 123 anni (1804-1927), per arrivare a 5 miliardi ne sono trascorsi altri 60 e per arrivare da 6 a 7 miliardi appena 12. La Cina è in testa, con 1,5 miliardi di persone, saguita dall'India.
C'è posto per tutti, dice l'economista inglese Raj Patel: basta redistribuire le risorse. Ma modificare lo scenario grottesco di nazioni ricche e obese da una parte e povere e malnutrite dall'altra sarà difficile: nei prossimi 10 anni si prevede un aumento del prezzo dei cereali del 20%.
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