Promossi a pieni voti i licei, bocciati senza appello gli istituti tecnici ed i professionali. Questa volta i voti arrivano dagli studenti, da quel mezzo milione di ragazzi che tra poche settimane sosterrà l’esame di licenza media e che ha scelto per il prossimo anno tra i nuovissimi indirizzi della scuola superiore, riformata in toto dal ministro Gelmini. Ad avere la meglio, tra le preferenze espresse da 499.198 studenti di terza media, ben il 94,7% del totale, sono i 6 licei che complessivamente guadagnano un 3,5% di iscrizioni in più rispetto allo scorso anno: tra questi brilla l’indirizzo di scienze applicate del liceo scientifico, che toglie il latino a vantaggio dell’informatica, con l’1,7% di iscrizioni in più. A seguire l’indirizzo economico-sociale del liceo delle scienze umane, ex magistrale, con un consistente aumento dell’1,6%, il liceo linguistico che cresce dell’1,1%, il classico con lo 0,7% ed il liceo artistico con un aumento dello 0,2% rispetto al 2009. Promosso a pieni voti, inoltre, il liceo musicale-coreutico che ha registrato ovunque il tutto esaurito.
Tutt’altro rendimento, invece, dagli istituti tecnici, freschi di riforma: hanno perso punti, probabilmente a vantaggio dei nuovi indirizzi introdotti nei licei scientifici e delle scienze umane, sia il settore tecnologico che quello economico, con un calo rispettivamente dello 0,1% e dell’1,3%. Uno scarso gradimento, quello dedicato ai tecnici, ormai in picchiata da anni: nel ‘95-96 il 40% dei ragazzi di terza media sceglieva un istituto tecnico contro il 33% del 2005. La percentuale è risalita al 34,2% nel 2009-2010 ed oggi, nonostante il rilancio dettato dalla Riforma, ecco un nuovo brusco calo. Escono malconci dalle scelte delle famiglie anche gli istituti professionali, che scendono di 2,2 punti percentuali.
Tutt’altro rendimento, invece, dagli istituti tecnici, freschi di riforma: hanno perso punti, probabilmente a vantaggio dei nuovi indirizzi introdotti nei licei scientifici e delle scienze umane, sia il settore tecnologico che quello economico, con un calo rispettivamente dello 0,1% e dell’1,3%. Uno scarso gradimento, quello dedicato ai tecnici, ormai in picchiata da anni: nel ‘95-96 il 40% dei ragazzi di terza media sceglieva un istituto tecnico contro il 33% del 2005. La percentuale è risalita al 34,2% nel 2009-2010 ed oggi, nonostante il rilancio dettato dalla Riforma, ecco un nuovo brusco calo. Escono malconci dalle scelte delle famiglie anche gli istituti professionali, che scendono di 2,2 punti percentuali.
Non mi sorprende affatto il calo d'iscrizioni agli istituti tecnici. Questa riforma mira proprio a "distruggere" gli istituti tecnici a favore dei licei (meglio se scuole private, ovvio). Poi non ci si può meravigliare dei CALI d'iscrizione!
Voi che ne pensate?
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