Beppe Grillo, fondatore e garante del MoVimento 5 Stelle, è stato condannato a 4 mesi per violazione di sigilli per la vicenda della baita Clarea, ritrovo e simbolo No-Tav, nel cantiere di Chiomonte. Stessa condanna è stata inflitta ad Alberto Perino, carismatico leader del Movimento No-Tav.
Beppe Grillo era salito in Val di Susa il 5 dicembre 2010 per partecipare a una manifestazione organizzata dai No-Tav. Davanti alla baita ancora in costruzione – a cui erano stati posti i sigilli – improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all’interno della struttura. Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati. In questo video si può vedere come sono andate esattamente le cose.
Sulla vicenda Grillo era già intervenuto lo scorso 8 febbraio pubblicando un post e un videomessaggio sul suo blog nel quale dichiarava di - confidare nella giustizia e di sentirsi calmo e sereno - ed esprimeva la sua solidarietà alla Val di Susa e a tutte le persone coinvolte nel processo.
Ora, dopo questa decisione di condanna presa dal giudice monocratico Elena Rocci di Torino, non ci resta che attendere di vedere quale sarà la reazione di Grillo, del M5S e del Movimento No-Tav.
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