Diffuso identikit del presunto aggressore
Un uomo armato di pistola (alcuni dicono fosse una pistola giocattolo) ieri notte, intorno alle 23, si è introdotto nel condominio milanese del direttore del giornale Libero Maurizio Belpietro.
Un uomo armato di pistola (alcuni dicono fosse una pistola giocattolo) ieri notte, intorno alle 23, si è introdotto nel condominio milanese del direttore del giornale Libero Maurizio Belpietro.
'Sono una persona tranquilla e serena, certo, da ieri un po' meno', aggiunge. Il direttore di Libero ripercorre la vicenda e ribadisce che il suo caposcorta gli ha salvato la vita rischiando la sua, visto che l' aggressore gli ha puntato addosso la pistola, che poi si e' inceppata. Belpietro non ha intenzione di modificare il suo lavoro: 'Non l'ho cambiato neanche stamattina. Ho fatto le cose che faccio sempre'.
A prescindere da come uno la pensa, il fatto rimane grave. Per il ministro degli Interni, Roberto Maroni, si tratta di “un atto gravissimo”. Ha pienamente ragione, ma ora rimane da capire il motivo che ha spinto l'aggressore a tale gesto. Oggi tutti i principali giornali hanno riportato la notizia, ma già con versioni diverse...
In ogni caso, ecco la versione del direttore Belpietro:
Maurizio Belpietro, che già in passato aveva ricevuto minacce, vive sotto scorta da otto anni. Il giornalista è nato a Castenedolo, in provincia di Brescia, 52 anni fa. Ha iniziato la professione nel 1975 al quotidiano Bresciaoggi. Dal 2007 ha diretto in sequenza Il Giornale, il settimanale Panorama e infine Libero.
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