lunedì 31 ottobre 2011

Servizio Pubblico, giovedì la prima puntata s'intitolerà: "Scassare la Casta"

Partirà giovedì 3 novembre, via streaming sulla Rete, in onda su Sky e digitale terrestre, il nuovo programma condotto da Michele Santoro.
La prima puntata s'intitolerà: “Scassare la Casta”. Gli ospiti del primo appuntamento saranno l’imprenditore Diego Della Valle e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. In apertura “una sorpresa di Vauro” e poi Marco Travaglio “racconterà la balla della settimana”.
Novità del programma, il contatto del pubblico attraverso Facebook.
Sono previste 26 puntate.

Eccoli, i milioni di posti di lavoro

In questi anni il nostro Presidente del Consiglio c'ha promesso milionate di posti di lavoro, un milione di qua, un milione e mezzo di là, 500 mila di giù, 800 mila di sù. E questo è il documento che domina l'home page del sito ufficiale del Popolo della Libertà, "Il Governo Berlusconi - Le principali realizzazioni (maggio 2008 - ottobre 2011)". Tra i tanti "successi" di questo esecutivo - ne abbiamo scritto l'altro giorno - particolarmente interessanti quelli inerenti l'agevolazione del lavoro di giovani e donne, con tanto di foto-felicità.

 

Questo dal sito Pdl. Poi però c'è il mondo reale, purtroppo. Dopo 18 anni di potere papale, e tre anni ininterrotti di governo, ecco i nuovi dati Istat: disoccupati di tutte le età in aumento, 8,3%; disoccupazione giovanile al 29,3%, record in Italia, record in Europa, più di 10 punti sopra la media Ocse; tasso di inattività femminile che sfiora il 50%, una donna su due non trova lavoro, o peggio, rassegnata, non lo cerca nemmeno più. Che bello sarebbe il mondo del volantino Pdl.


venerdì 28 ottobre 2011

Ferrara, prossimamente in prima serata su Rai2

Nonostante l'emorragia d'ascolti del suo Qui Radio Londra, il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, blindatissimo dal suo contratto triennale con la Rai, è pronto per una nuova avventura: un talk in prima serata su Rai2. Da gennaio sarà in onda il giovedì in prima serata sulla seconda rete.

"...prima la cattedra di Enzo Biagi, adesso il trono di Michele Santoro …”.

L’ex ministro di Berlusconi è pronto a infiltrarsi nel ciclone campagna elettorale, c’è persino il titolo: “Eccolo: L’esame. Perché vorrei che ci sia un confronto di opinioni, io non sono per la verità estrapolata come il molare dal dentista, io non sono la voce del popolo. Vorrei qualcosa di veloce e dinamico: pochi filmati, due mie interviste a due personaggi diversi, un gruppo di persone che giudica e consente al sondaggista Nando Pagnoncelli di fare le sue statistiche”.

Reduce dal balletto di piazza Farnese contro Nicolas Sarkozy, l’ex comunista Giuliano Ferrara è sempre fedele al Cavaliere. Rientra in quel gruppetto di giornalisti di destra che, senza chiedere permessi, può decidere quando e come lavorare per il servizio pubblico. Poi, il resto è protocollo. Stupida burocrazia. Lorenza Lei, arguta, detta tempi e modi: sede di via Teulada (la più centrale), periodo gennaio-giugno (si vota, magari), massima discrezione (l’operazione vale la riconferma). Per motivi intellettuali o politici, Ferrara è un fenomeno del genere: sarà l’unico giornalista che, fallito un esperimento di cinque minuti, viene promosso in prima serata per due ore. Il direttore è sincero: “Non mi aspetto cifre esplosive di share, vorrei concedere ai telespettatori due ore di sana e pacata riflessione”. Sana, vedremo. Pacata, chissà.

giovedì 27 ottobre 2011

UE: nuova direttiva per ridurre i rifiuti elettronici

La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato, con voto pressoché unanime, la proposta di modifica dell’attuale Direttiva sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). In un recente comunicato stampa i relatori hanno reso noto che le modifiche hanno come obiettivo la raccolta e il recupero, entro il 2016, dell’85% dei cosiddetti “e-waste” prodotti in Europa. La votazione favorevole, in seconda lettura, delle variazioni alla Direttiva 2002/96/EC (Directive on WEEE-Waste Electrical and Electronic Equipment) e successive modifiche, apre la strada alla votazione plenaria del Parlamento Europeo prevista a gennaio 2012 e ai successivi negoziati con il Consiglio Europeo, ai fini dell’adozione e dell’applicazione agli Stati membri dell’UE.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il testo della lettera spedita dal Governo italiano all'Ue

Vertice UE: ecco il testo integrale della lettera redatta dal Governo italiano e spedita oggi a Bruxelles.

Eccone un'anticipazione:

;-)

Cina: meno intrattenimento e più morale in tv

Cina: meno programmi d'intrattenimento e svago e più programmi che favoriscano lo sviluppo culturale e sociale del paese. E’ quanto stato deciso dalla SARFT (State Administration of Radio, Film and Television), l’organo statale cinese che regolamenta la programmazione televisiva e radiofonica. Le nuove regole, che saranno applicate a 34 canali satellitari cinesi, entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio. Secondo i dati resi noti, al momento i programmi di puro intrattenimento, quali spettacoli musicali e talk show vari ammonterebbero all’incirca al 17,5% del totale dei programmi messi in onda.
Dall’1 gennaio tra le 19.30 e le 22.00, considerata la fascia principale di ascolto durante la giornata, potranno essere programmati un massimo di 9 programmi in totale di intrattenimento, due alla settimana per ogni canale e la durata del programma non potrà in ogni caso superare i 90 minuti. La direttiva, pur non dando una definizione molto dettagliata di cosa si intenda per programma di intrattenimento, mira soprattutto a evitare i programmi dal contenuto moralmente dubbio, con tematiche sessuali o comunque considerate eccessive. Nel mirino anche i reality show. Al loro posto, nelle intenzioni delle autorità cinesi, dovranno essere privilegiati programmi che mirino a costruire la pubblica moralità.
Questa non è la prima volta che la SARFT ha emesso regole di questo tipo. Nel 2004 venne deciso di eliminare dalla programmazione serale tutte le serie televisive che riguardavano omicidi e violenze, mentre nel 2006 vennero vietati i cartoni animati stranieri sempre nella prima serata. (fonte)

Bè, che dire, anche l'Italia promuove la (cul)tura e la moralità in tv ...

lunedì 24 ottobre 2011

Il nuovo programma di Santoro: Servizio Pubblico


Il 3 novembre andrà in onda la prima puntata del nuovo programma di Michele Santoro. Questa mattina il conduttore è intervenuto nella trasmissione "24 Mattino" su Radio 24. Santoro ha confermato che la trasmissione non si intitolerà più "Comizi d’amore", ma si chiamerà "Servizio pubblico".

Il giornalista ha precisato: “La decisione deriva anche dal grande successo ottenuto dal sito di "Servizio Pubblico", attivato per raccogliere fondi tra i cittadini. Resta ferma, però, anche la volontà di fare un omaggio a Pasolini, in onore del quale si era inizialmente pensato di intitolare il programma Comizi d’Amore“ - ed ha annunciato - “Qualcosa faremo”.


La trasmissione potrà essere seguita in diretta sul web (sui siti de “Il Fatto Quotidiano”, “Il Corriere Della Sera” e “La Repubblica”)su Sky, mentre sul digitale terrestre la diretta sarà ripresa da moltissime televisioni locali in ogni Regione.

[clicca l'immagine per ingrandire]

Risate internazionali

Consiglio d'Europa, vertice sulla crisi, presenti tutti i leader, in conferenza stampa una giornalista chiede a Merkel e Sarkozy: "Il premier italiano vi ha rassicurato sui provvedimenti che prenderà il suo governo? Avete fiducia in lui?" ... I due, non appena sentono parlare di Berlusconi, cominciano a ridere, e con loro l'intera sala stampa.

sabato 22 ottobre 2011

Una App contro l'evasione fiscale

Dove non arrivano le manovre fiscali, arriva la tecnologia. E le segnalazioni generate dagli utenti. Da oggi gli evasori fiscali li stana una App. Edoardo Serra, laureato del Politecnico di Torino, ne ha infatti sviluppata una, per iPhone e Android, per poter segnalare le attività commerciali che non rilasciano lo scontrino fiscale oppure la fattura.

Il funzionamento dell’applicazione è semplice: su una mappa l’utente può registrare il luogo dove è collocato il negozio “evasore”, indicando anche la categoria commerciale nonché l’importo speso. La segnalazione e il nome dell’esercizio saranno dunque geo-localizzate e anonime: il servizio infatti non prevede che siano specificati nè il nome dell’attività commerciale né quello dell’utente.

I dati raccolti saranno utilizzati per creare una mappa dell’evasione e saranno gratuitamente accessibili a chiunque sul sito Tassa.Li.

Un valido aiuto nella lotta contro l'evasione fiscale  in Italia!

venerdì 21 ottobre 2011

No a doppi incarichi, niente più parlamentari-sindaci

La Corte Costituzionale ha (finalmente) bocciato la legge n.60 del 1953, quella che permetteva ai parlamentari di diventare sindaci di comuni con più di 20mila abitanti (avere, così, un doppio incarico pubblico). Si tratta di una decisione storica che va a colmare un vuoto legislativo per certi versi anche paradossale. In che senso? La legge prevedeva che non possano diventare parlamentari i presidenti di province e i sindaci di comuni con più di 20mila abitanti, ma non viceversa.
Il pronunciamento arriva dopo il ricorso presentato da un elettore al Tribunale civile di Catania contro la candidatura a sindaco di Raffaele Stancanelli, eletto due mesi prima senatore del Popolo della Libertà. Stancanelli vinse le amministrative del 2008, ma mantenne il doppio incarico.

Tra Camera e Senato sono 22 i parlamentari con il doppio incarico.

Maria Teresa Armosino (Pdl): deputato e presidente della provincia di Asti
Antonio Azzollini (Pdl): senatore e sindaco del comune di Molfetta
Daniele Bosone (Pd): senatore e presidente della provincia di Pavia
Luigi Cesaro (Pdl): deputato e presidente della provincia di Napoli
Edmondo Cirielli (Pdl): deputato e presidente della provincia di Salerno
Nicolò Cristaldi (Pdl): deputato e sindaco di Mazara del Vallo
Luciano Dussin (Lega): deputato e sindaco del comune di Castelfranco V.
Antonello Iannarilli (Pdl): deputato e presidente della provincia di Fr
Giulio Marini (Pdl): deputato e sindaco del comune di Viterbo
Daniele Molgora (Lega): deputato e presidente della provincia di Brescia
Vincenzo Nespoli (Pdl): senatore e sindaco del comune di Afragola
Adriano Paroli (Pdl): deputato e sindaco del comune di Brescia
Antonio Pepe (Pdl): deputato e presidente della provincia di Foggia
Ettore Pirovano (Lega): deputato e presidente della provincia di Bergamo
Fedele Snaciu (Pdl): senatore e presidente della provincia di Olbia-Tempio
Cosimo Sibilia (Pdl): senatore e presidente della provincia di Avellino
Roberto Simonetti (Lega): deputato e presidente della provincia di Biella
Raffaele Stancanelli (Pdl): senatore e sindaco del comune di Catania
Michele Traversa (Pdl): deputato e sindaco del comune di Catanzaro
Gianvittore Vaccari (Lega): senatore e sindaco del comune di Feltre
Marco Zacchera (Pdl): deputato e sindaco del comune di Verbania
Domenico Zinzi (Udc): deputato e presidente della provincia di Caserta

P.S.: notare come tutti, tranne Daniele Bosone del Pd, siano parlamentari appartenenti a partiti del centro-destra (Pdl, Lega Nord e Udc).

Per i 22 parlamentari adesso ci sarà “l’obbligo di optare per una delle due cariche”, dice Valerio Onida, Presidente Emerito della Corte Costituzionale. Ci saranno quindi degli effetti immediati, ma se un politico non dovesse scegliere tra i due incarichi spontaneamente ci sarebbe l’intervento “della giunta per le elezioni, che ha il compito di valutare l’ineleggibilità e l’incandidabilità dei parlamentari e che aprirebbe subito un procedimento”.

giovedì 20 ottobre 2011

Muammar Gheddafi è morto


Muammar Gheddafi è morto (Sirte, 7 giugno 1942 - 20 ottobre 2011).

Libia: dopo otto mesi di guerra, è stato ucciso l'ex rais Gheddafi (69 anni).
(le prime foto del suo cadavere).

La gente in strada fa festa, finalmente la Libia è libera.


La reazione del premier italiano, Silvio Berlusconi: "Sic transit gloria mundi".

Il futuro che attende l'Italia - Eugenio Benetazzo


Intervista a Eugenio Benetazzo, economista:

La maggior parte delle mail che mi sono arrivate in queste settimane menzionano il rischio di imposta patrimoniale in Italia. Premesso che con un patrimonio di 8 trilioni di Euro suddiviso tra asset finanziari e beni immobili, l'Italia ha una base imponibile che nessun altro Paese al mondo può vantare e darebbe adito alla presunzione che da qui a qualche mese qualche governo, soprattutto imposto dall'alto, quindi un governo tecnico, metta in essere una di queste strategie per il risanamento dei conti pubblici. La dimensione di questo intervento non può essere nota, ma solo ipotizzata. C'è chi stima un 3, 4, 5% cumulato tra patrimonio immobiliare e finanziario e che, oggettivamente, darebbe l'ammontare di risorse finanziarie necessarie per l'abbattimento consistente dello stock di debito pubblico italiano. [...]

lunedì 17 ottobre 2011

"Facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera..."


"Io lascio oppure facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera... Portiamo in piazza milioni di persone, cacciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica... Non c'è un'alternativa...". (dal minuto 3:50)
 Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio

Passaparola - Sprofondo Internet - Claudio Messora


Passaparola di Claudio Messora:
Qualcuno ha detto che Internet sia la più grande invenzione dopo quella di Gutenberg , avvenuta oltre 500 anni fa. In realtà, la Rete più che altro ha inciso sulle carte geografiche. Ha reso piatta la Terra. Ha avvicinato popoli e città. Ha costruito interminabili ponti che possono essere attraversati alla velocità della luce. Per questo, Internet è molto più simile alla scoperta e alla commercializzazione dell'energia elettrica, che anche lei, aveva accelerato pensieri e idee, allungando le ore di lavoro grazie all'illuminazione, permettendo l'edificazione di altissimi grattacieli grazie alla costruzione di potenti, infaticabili ascensori, alimentando motori elettrici che hanno velocizzato la produttività delle industrie, accendendo le radio e le televisioni. Internet non è una cosa e non è un luogo. E' un fattore di moltiplicazione. E' pensiero puro, fissato nel tempo come pitture rupestri e trasmesso istantaneamente alla velocità della luce. Internet è l'aggiunta della telepatia ai sensi dell'uomo, è il teletrasporto dell'intelligenza, è un cantiere dove ognuno aggiunge e sposta incessantemente il suo mattoncino. E poi lo lascia lì, a disposizione degli altri. [...]

sabato 15 ottobre 2011

Indignati, proteste in tutto il mondo


Indignati, proteste in tutto il mondo. Una manifestazione "globale", dall'Asia all'Europa, come globale è ormai il movimento degli  "indignados"/"indignati", la protesta di giovani, disoccupati e precari nata lo scorso maggio in Spagna sull'onda della crisi economica: nella giornata di oggi, 15 ottobre, a cinque mesi esatti dallo scoppio della protesta a  Madrid, saranno quasi 1000 le concentrazioni e i cortei in tutto il mondo. Secondo gli organizzatori, 952 città in oltre 82 paesi saranno interessate dalla protesta.

In Italia: la manifestazione nazionale è a Roma (attese più di 200mila persone "indignate"), ma anche in molte altre città (Milano, Torino, Napoli, Genova) sono stati organizzati presidi di protesta. (guarda le foto) La polizia avverte: attenti agli infiltrati.

venerdì 14 ottobre 2011

Le proteste degli indignati in tutta Italia


Mentre alla Camera si votava per l’ennesimo voto di fiducia richiesto da questo "governo", fuori la piazza ha fatto sentire la sua voce.

Roma - Gli indignati della capitale, da due giorni accampati in via Nazionale davanti alla sede della Banca d’Italia, questa mattina in concomitanza con l’esito del voto si sono spostati, con in testa un drago di cartapesta, proprio davanti a Montecitorio. Non solo studenti, ma anche giovani precari, ricercatori, singoli cittadini, esponenti del popolo viola: moltissime le persone che si sono aggiunte alla protesta in direzione della Camera dei deputati, al grido di “nessuno ci rappresenta”. Il malcontento per la situazione politica ed economica del Paese è troppa e qualcuno, appresa la notizia della fiducia ottenuta sul filo del rasoio dal governo si Silvio Berlusconi, ha fatto partire un lancio di uova gridando: “vergogna”.

Oltre che nella capitale ci sono state manifestazioni anche in altre città.

Milano - Nel corso del corteo organizzato dal Coordinamento dei collettivi per protestare contro il governo e la manovra economica, irruzione e lancio di uova di un gruppo di indignati nella sede della banca americana Goldman Sachs e proteste degli studenti davanti agli uffici di Fininvest. Presi di mira anche vetrine, sportelli bancomat di alcune banche e uffici dell’Inps.
(guarda le foto - il video)

Prove generali in vista della manifestazione nazionale di domani a Roma.

Fiducia, Berlusconi si salva

Berlusconi ottiene (ahimè) l'ennesima fiducia con 316 voti a favore.


Ma il governo reggerà fino al 2013?

giovedì 13 ottobre 2011

Popolazione mondiale nel 2050, ci sarà posto per tutti?

Secondo l'Onu, la popolazione mondiale raggiungerà quota 7 miliardi il prossimo 31 ottobre (quella italiana, la conosceremo a marzo 2012, con i primi dati del censimento).
A questo ritmo nel 2050 saremo 9 miliardi, con buona pace di Malthus che già nell'800 lamentava i danni della sovrappopolazione. Il tasso di fertilità da allora non è mai sceso: se per passare da un miliardo a due sono serviti 123 anni (1804-1927), per arrivare a 5 miliardi ne sono trascorsi altri 60 e per arrivare da 6 a 7 miliardi appena 12. La Cina è in testa, con 1,5 miliardi di persone, saguita dall'India.
C'è posto per tutti, dice l'economista inglese Raj Patel: basta redistribuire le risorse. Ma modificare lo scenario grottesco di nazioni ricche e obese da una parte e povere e malnutrite dall'altra sarà difficile: nei prossimi 10 anni si prevede un aumento del prezzo dei cereali del 20%.

Il discorso di Berlusconi

Oggi, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si è recato alla Camera per il suo discorso (dopo la debàcle di martedì). Venti minuti di intervento, undici applausi (della maggioranza) e ben dodici  sbadigli di Umberto Bossi. L'aula rimane per metà vuota; l’opposizione (Pd, Idv e Terzo Polo), per la prima volta compatta, non si è presentata in aula per protesta: "Che il premier parli pure da solo". Berlusconi ha chiesto nuovamente la fiducia per il suo governo ed ha ribadito che non ha nessuna intenzione di fare "passi indietro". E' previsto per domani il voto di (s)fiducia al Governo Berlusconi.

mercoledì 12 ottobre 2011

L’immagine dell’Italia all’estero, grazie a Berlusconi

Durante la puntata di Ballarò di ieri sera un servizio ha mostrato alcuni tra i più curiosi gadgets legati agli scandali del Premier Silvio Berlusconi, liberamente acquistabili in rete da tutto il mondo.
Applicazioni smartphone, magliette, tazze da té, francobolli, adesivi, posters, cappellini, matriosche, cocktails, serate a tema, brani musicali, perfino pizzerie e locali notturni. Il nome del nostro Premier e l'ormai assai noto "bunga bunga" sono diventati un marchio sfruttato in tutto il mondo per produrre gadgets di ogni sorta.
Un chiaro esempio dell’immagine del nostro Paese e della reputazione di cui godiamo.

Caro ministro Ignazio La Russa: du iu spick inglisc?!

Il Ministro della Difesa e Parlamentare italiano, Ignazio La Russa, durante una conferenza stampa, cerca di parlare inglese ma non ci riesce. Interviene in suo aiuto il collaboratore (il suo capo di gabinetto), ma viene prontamente interrotto/fermato: "Non no no ... non dir ... faccio io! Allora ... io ... mmmh .... faccio come dico io!".

martedì 11 ottobre 2011

Governo Berlusconi battuto. E adesso cosa succederà?

Governo Berlusconi battuto sul rendiconto generale dello Stato (articolo 81 della Costituzione). E adesso cosa succederà?

Esiste un precedente: nel 1988 anche il governo Goria venne battuto su un emendamento al Bilancio. Il Presidente Consiglio salì quindi al Quirinale ...

venerdì 7 ottobre 2011

Il futuro dell'informazione e del giornalismo

In futuro i giornali potrebbero sparire dalla circolazione, sostituiti da aggregatori, social-network e nuovi dispositivi. L'importante è che ci sia sempre qualcuno che racconti le notizie.

Sulla fine dei giornali sono stati scritti molti necrologi, e alcuni hanno un fondo di verità. Ma il punto è se anche il giornalismo rischi di sparire. Secondo Dave Winer, esperto di programmazione e relatore esterno alla scuola di giornalismo della New York University, la risposta è sì.
Il giornalismo sta diventando antiquato perchè oggi chiunque può fare informazione. Una cosa è certa: il giornalismo è stato trasformato dal web e dalle notizie in tempo reale. Se questo sia un bene o un male dipende dal vostro punto di vista.
Winer ha scritto che il giornalismo online è stato una risposta al fatto che l'editoria era una macchina troppo costosa. "Prima di internet" scrive Winer, "per far circolare le notizie ci volevano molti soldi. Bisognava investire capitali enormi nella stampa e nella distribuzione. Ora riceviamo le notizie direttamente dalla fonte e ci costruiamo da soli le nostre reti d'informazione. E' solo l'inizio, ma in una generazione o due non ci sarà più bisogno di pagare qualcuno che raccolga le notizie per noi".  
Winer ha ragione quando dice che il modo in cui consumiamo le notizie è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Molte persone leggono le notizie su Facebook e su Twitter, magari usando un'applicazione come Flipboard o Zite, oppure un aggregatore (come Techmeme o Memeorrandum) per raccogliere le notizie pubblicate nei blog da persone che non si considerano per forza dei giornalisti. Secondo Clay Shirky non bisogna preoccuparsi di salvare i giornali, ma di salvare il giornalismo. Ma cos'è esattamente il giornalismo? Ognuno ha una propria definizione, ma per me riguarda lo spirito d'osservazione, la curiosità e la volontà di dare un senso alle cose, qualunque sia lo strumento o il metodo di pubblicazione che usi.

Winer ha ragione quando dice che il giornalismo è cambiato perchè oggi chiunque può farlo. Questa tendenza e cominciata con i blog, poi con Twitter, Facebook e altri strumenti di pubblicazione.
[...] Più che antiquato, personalmente penso che il giornalismo sia in pieno sviluppo ed espansione, è questa è una buona notizia. [...] I giornali possono aprire e chiudere e i blogger possono nascere e sparire, ma il giornalismo ci sarà sempre [...] L'unica differenza è che oggi ci sono molti più modi per farlo.

di Mathew Ingram, Gigaom


Fonte: rivista Internazionale

giovedì 6 ottobre 2011

Addio a Steve Jobs, l'uomo che progettava il futuro


1955-2011

“Apple ha perso un genio creativo e visionario e 
il mondo ha perso un formidabile essere umano”.

In memoria di Steve Jobs: il suo discorso ai neolaureati di Stanford (2005)


Stay Hungry. Stay Foolish. - Siate Affamati. Siate Folli.

Addio Jobs

mercoledì 5 ottobre 2011

Modificato il comma 29 (l'"ammazza-blog")

Via La Repubblica:

DDL Intercettazioni: Art.1, comma 29 (l'"ammazza-blog"): avranno obbligo di rettificare entro 48 ore solo le testate on-line che risultano registrate. E' questo l'accordo bipartisan raggiunto in Comitato dei Nove, che sta esaminando il ddl-intercettazioni. La proposta è il frutto di alcuni emendamenti presentati da Zaccaria (Pd) e Cassinelli (Pdl).

Questo vuol dire che tutti i blog/siti personali sono salvi (almeno per il momento). La modifica arriverà nell’aula della Camera come testo della Commissione.

Wikipedia "chiude" per protesta

Wikipedia, l'enciclopedia online più famosa al mondo, "chiude" le sue pagine in Italia: per ora, non si tratta di una vera e propria serrata ma di un’azione dimostrativa, preventiva, in vista della discussione che si terrà, oggi, in Parlamento, sulla cosiddetta legge bavaglio. Incriminato è il DDL intercettazioni, esattamente il comma 29 (ammazza-blog/rete), che potrebbe causare non pochi problemi.


Sul sito di Wikipedia si legge:

"Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto - neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti - rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto - indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive - di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?".

Non era mai accaduto che Wikipedia decidesse di sospendere volontariamente i propri servizi. Manco in Cina.

domenica 2 ottobre 2011

Passaparola di Marco Travaglio, the end

"Il Passaparola di Marco Travaglio iniziò il 19 maggio 2008. Da allora è andato in onda in diretta streaming sul blog (e qualche rara volta in registrata) tutte le settimane fino allo scorso lunedì. Chiunque ha potuto inserirlo nel suo sito. Marco ha deciso di interrompere Passaparola. Io non posso che ringraziarlo per quanto ha fatto finora, sperando che sia un arrivederci. Grazie ancora Marco." Beppe Grillo
"Cari amici, come già sapete ho deciso di interrompere il Passaparola dopo 3 anni e 4 mesi perchè faccio troppe cose e, da quando trascorro gran parte del mio tempo a Roma come vicedirettore del Fatto Quotidiano, rischio di non farle bene come dovrei e vorrei. Inoltre, fra un mese, partirà il nuovo programma "Comizi d'amore" di Michele Santoro, che comporterà un altro notevole dispendio di energie. E' stata una splendida avventura, quella del Passaparola. Ringrazio Beppe, Casaleggio, Canestrari e tutti gli amici che mi hanno seguito. Non mancheranno le occasioni per reincontrarci, a cominciare dal "Fatto", da "Comizi d'amore" e da qualche puntatina qua e là in giro per l'Italia. A presto, grazie a tutti di tutto". Marco Travaglio

Questa proprio non ci voleva, comunque grazie di tutto Marco.

sabato 1 ottobre 2011

Politici ora basta

L'annuncio di Diego Della Valle, apparso oggi sui giornali, per criticare l’attuale classe politica:

Immagine via Corriere della Sera