Alla luce dei risultati delle ultime elezioni regionali in Italia, che hanno visto come maggior partito quello dei "non-elettori" (circa il 40% degli aventi diritto al voto), e un rafforzamento del governo (siamo l'unico Paese europeo - vedi risultati in Francia e Spagna), vi propongo questa intervista molto attuale sebbene fatta nel 2006 da Domenico Pacitti a Noam Chomsky.
Noam Chomsky, linguista, filosofo ed attivista politico statunitense, è considerato da molti il maggiore intellettuale al mondo e uno dei principali pensatori dei tempi moderni. Si definisce “una specie di socialista anarchico” ed è da lungo tempo un instancabile sostenitore dei diritti umani.
Ha scritto più di 30 libri ed innumerevoli articoli attaccando e smascherando la politica estera degli Stati Uniti. È generalmente ritenuto il fondatore della scienza linguistica moderna per aver trasformato lo studio del linguaggio e della mente oltre 40 anni fa.
È docente al Dipartimento di Linguistica e Filosofia al Massachusetts Institute of Technology.http://web.mit.edu/linguistics/www/chomsky.home.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky
Domenico Pacitti è un giornalista internazionale e docente universitario.
Come corrispondente per The Times Higher Education Supplement e per The Guardian di Londra e come redattore di World Parliamentarian in Bruxelles, ha scritto oltre 300 articoli contro la corruzione in Italia, soprattutto in ámbito universitario.
Ha insegnato filosofia, linguistica e cinese nelle università nel Regno Unito ed in Italia. Attualmente insegna lingue e letterature inglese e americana all'Università di Pisa.http://www.humnet.unipi.it/~pacitti/
Deterring democracy in Italy
Noam Chomsky, intervistato da Domenico Pacitti, dice che le accuse a Silvio Berlusconi sono banali in confronto a quanto accade negli Stati Uniti e spiega che l’Italia è stata l’obiettivo principale degli sforzi Usa per sabotare la democrazia fin dalla Seconda Guerra Mondiale. Chomsky suggerisce come via da seguire le proteste organizzate a livello internazionale. Questa intervista è stata realizzata telefonicamente da Roma mentre il professor Chomsky si trovava nella sua casa nel Massachusetts, subito dopo le elezioni politiche italiane. Viene pubblicata da terrelibere per la prima volta.
Noam Chomsky, linguista, filosofo ed attivista politico statunitense, è considerato da molti il maggiore intellettuale al mondo e uno dei principali pensatori dei tempi moderni. Si definisce “una specie di socialista anarchico” ed è da lungo tempo un instancabile sostenitore dei diritti umani.
Ha scritto più di 30 libri ed innumerevoli articoli attaccando e smascherando la politica estera degli Stati Uniti. È generalmente ritenuto il fondatore della scienza linguistica moderna per aver trasformato lo studio del linguaggio e della mente oltre 40 anni fa.
È docente al Dipartimento di Linguistica e Filosofia al Massachusetts Institute of Technology.http://web.mit.edu/linguistics/www/chomsky.home.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky
Domenico Pacitti è un giornalista internazionale e docente universitario.
Come corrispondente per The Times Higher Education Supplement e per The Guardian di Londra e come redattore di World Parliamentarian in Bruxelles, ha scritto oltre 300 articoli contro la corruzione in Italia, soprattutto in ámbito universitario.
Ha insegnato filosofia, linguistica e cinese nelle università nel Regno Unito ed in Italia. Attualmente insegna lingue e letterature inglese e americana all'Università di Pisa.http://www.humnet.unipi.it/~pacitti/
Deterring democracy in Italy
Noam Chomsky, intervistato da Domenico Pacitti, dice che le accuse a Silvio Berlusconi sono banali in confronto a quanto accade negli Stati Uniti e spiega che l’Italia è stata l’obiettivo principale degli sforzi Usa per sabotare la democrazia fin dalla Seconda Guerra Mondiale. Chomsky suggerisce come via da seguire le proteste organizzate a livello internazionale. Questa intervista è stata realizzata telefonicamente da Roma mentre il professor Chomsky si trovava nella sua casa nel Massachusetts, subito dopo le elezioni politiche italiane. Viene pubblicata da terrelibere per la prima volta.